se l’ipoteca si estenda alla quota di comproprietà
della portineria
Not. Fabrizio Cimei
Dovendo ricevere atto di compravendita e mutuo avente ad oggetto il classico
appartamento utilizzato come abitazione del portiere, dalle visure effettuate
risulta che alcuni condomini hanno delle iscrizioni contro il loro appartamento
ove non viene mai citata la quota di comproprietà su detto bene.
Queste iscrizioni si estendono comunque anche sul bene condominiale?
Not. Lorenzo Turturici
Direi di no: è vero che, a norma dell'art.1117 c.c., i locali per
la portineria e l'alloggio del portiere sono oggetto di proprietà comune, ma in
questo caso, si tratta di una entità immobiliare a sè stante e, secondo me,
l'estensione dell'ipoteca non può essere automatica.
L'estensione automatica avviene, invece, per tutte le parti comuni
dell'edificio indivisibili e non attribuibili pro quota.
Se la banca desidera iscrivere ipoteca anche sulla quota dell'alloggio
del portiere, naturalmente quantificata, di pertinenza dell'alloggio del
mutuatario deve essere indicato e descritto nell'atto di mutuo, ma non vedo che
interesse possa avere la banca ad iscrivere ipoteca su di una quota
immobiliare, ritengo persino piccolissima.
Not. Cristina Sechi, dice
Se le iscrizioni ipotecarie sui vari alloggi sono state
effettuate quando ancora esisteva la portineria (parte comune ex
art.1117 cc), il successivo cambio di destinazione non vale, a mio avviso, a
liberarla dalle garanzie.
D'altro canto, se si ritengono rivendibili le quote acquistate quando
la portineria era parte comune ex art.1117 (pur in mancanza di una
specifica identificazione catastale nei rogiti di provenienza dei singoli
alloggi), non vedo come si possa ragionare diversamente per quanto riguarda le
ipoteche.